Descrizione
Chi altri, se si eccettuano gli estensori dei Registri angioini, ci ha voluto tramandare – per averla vissuta di persona – la realtà napoletana del Trecento? A settecento anni dalla nascita, riscopriamo con il Boccaccio, attraverso la narrazione di Leone Gasparini, le vive ambientazioni delle opere “partenopee” concepite dal grande Certaldese. La Città angioina si dischiuderà dunque agli occhi del lettore, in una descrizione autentica, degna del grande letterato che la ha concepita. Una testimonianza utile a comprendere e scoprire – a tanti secoli di distanza – cosa fosse la Napoli di quel periodo storico, lontano sì, ma tutt’altro che buio…