Descrizione
Tutte le dottrine tradizionali, da quelle più arcaiche e “primitive” a
quelle più evolute e articolate, hanno sempre affermato che l’uomo non
è un essere solamente corporeo, sia pur dotato di ingegno e di intelligenza,
ma è un essere dalla natura composita, formato da una parte
materiale e da una o più componenti invisibili e “sottili” e che in lui risiede
un principio immortale di origine divina o comunque soprannaturale.
Secondo il modo di vedere tradizionale, l’uomo, per conoscere
e realizzare se stesso, deve pertanto prendere coscienza, in primo luogo
ed essenzialmente, di questa sua natura di essere composito e immortale,
e questa è una di quelle idee universali (per noi forse la più importante)
che troviamo diffuse presso tutte le popolazioni del pianeta,
anche se con sfumature diverse nelle varie tradizioni.
Nella prima parte del testo sono esposte diverse dottrine relative alla
costituzione dell’uomo, partendo dalle credenze dei popoli cosiddetti
“primitivi”, per poi passare agli insegnamenti delle antiche civiltà, mentre
nella seconda parte sono esposte le dottrine tradizionali sul postmortem,
esaminando, in particolare i Libri egiziani dell’Oltretomba, il
Libro Tibetano dei Morti e il Libro VI dell’Eneide.
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