Descrizione
I classici latini ci tramandano l’immagine di un napoletano operoso, temperante, pacifico, ossequioso della legalità. Con il passare del tempo gli scenari cambiano: la calata dei barbari, la caduta dell’Impero Romano (Romolo Augustolo fu prigioniero in Castel dell’Ovo). Poi ancora sotto la dominazione Sveva quando è lecito pensare – come suggerisce Gino Doria – che i napoletani fossero tutti Alti, biondi e con gli occhi azzurri. Con l’avvento degli spagnoli, nuovi profondi sconvolgimenti nell’indole e nell’aspetto fisico del napoletano prendono forma ed egli assume i connotati ed il modo d’agire che ha accompagnato la sua immagine fin sulla soglia dell’attuale era della globalizzazione. Gustosa e documentata passeggiata nella realtà popolare napoletana attraverso i millenni, alla scoperta di identità che traggono linfa da sopravvissuti retaggi di quando, prima che Greci e Latini, noi napoletani eravamo Lucani, Sanniti, Opicii, Osci o, meglio ancora e risalendo nel mito, Pelasgi. Argomento inusuale, stimolante ed ameno, per capire chi sia e da dove sia giunto fino ad oggi il Tipo Napoletano.L’indole Naturale de’ Napolitani.