Descrizione
Gustave Lerouge (questo il suo nome anche se come autore si
firmava Le Rouge, 1867-1938) fu impegnato soprattutto in campo
letterario. Quasi tutte le sue opere sono di narrativa, di quella,
però, dalla quale traspare la profonda attrazione per l’imponderabile,
per le discipline oscure di fronte alle quali è impossibile non
provare smarrimento e desiderio di indagare, cercare possibili interpretazioni
e risposte. Questo saggio è dunque un tassello inusuale
della sua produzione libraria e molti, pur riconoscendogli
una profonda passionalità nell’affrontare certi argomenti, non
mancano di attribuirgli una impostazione amatoriale. È un giudizio
che non ci sentiamo di condividere, almeno per quanto riguarda
questo “La Mandragora magica”, dove assistiamo ad una
puntuale ricostruzione storica del pensiero magico e la sua evoluzione
millenaria. Si tratta di un testo ancora oggi – a cento anni di
distanza dalla sua prima pubblicazione (1912) – scottante e inquietante,
per chi non voglia ancora ostinarsi a leggerci semplicemente
una favola ingenua. E, fidatevi, non lo è. Lo testimoniano
i tanti intellettuali suoi amici, e tra tutti il poeta Paul Verlaine.
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